La Rocca

Marzo, Aprile, Maggio, Giugno 2024

Dal 02/03/2024 al 14/06/2024

Sabato e Domenica: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00

 

Orario Estivo

Dal 15/06/2024 al 15/09/2024

Dal Martedì alla Domenica: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00

INGRESSO:  € 7,00

  • Dai 10 ai 25 anni e over 65:   € 5,00
  • Giornalisti e insegnanti:         € 5,00
  • Romagna Visit Card:                 € 5,00
  • Bambini fino a 10 anni:           gratuito

Gruppi minimo 15 persone prezzo da concordare

Contatti – Info e prenotazioni

Ass. culturale Compagnia di Ricerca

Rocca Malatestiana

Via Roma – Montefiore Conca (RN)

Ufficio Rocca:

Tel. 0541 980179

Cel. 349 4449144

e.mail: roccadimontefioreconca@gmail.com

Instagram: castellodimontefioreconcarn
X (ex Twitter): https://twitter.com/MontefioreRn

Montefiore Conca sorge su un antico Castrum denominato Montis Floris, citato già in un documento del XII secolo con il quale Papa Alessandro III fece concessioni alla Chiesa di Rimini. 

 

Montefiore visse il suo periodo di maggior splendore sotto la Signoria dei Malatesta, nobile famiglia guelfa che nel 1355 venne definitivamente nominata dal legato papale Egidio Albornoz, Vicaria della Santa Sede per questo luogo, per Rimini con il suo contado, per Pesaro, Fano e Fossombrone. Su iniziativa  di Malatesta Guastafamiglia (1299-1364), nel secondo quarto del Trecento, viene ampliato il castello che diviene una lussuosa residenza in grado di ospitare illustri personaggi come il re Luigi II d’Ungheria nel 1347. Nella seconda metà del Trecento, Malatesta Ungaro (1327-1372) prosegue nell’abbellimento e ampliamento ulteriore del castello. Questa dimora, che era al contempo sia autosufficiente fortificazione militare sia sfarzoso luogo di delizie, nel 1377 diede i natali a Galeotto Malatesta, figlio di Galeotto I, soprannominato Belfiore in onore dell’ameno luogo di nascita. Nel 1462 Montefiore vide terminare il dominio malatestiano e per alcuni anni fu soggetto ai domini della Santa Sede, dei Montefeltro, di Cesare Borgia e della Repubblica di Venezia. 

 

Lo sfarzo del Castello era ancora intatto nel 1507 quando vi soggiornò Papa Giulio II Della Rovere.

 

Dopo il 1524 Costantino Comneno, discendente dell’antica famiglia imperiale bizantina dei Comneni, abbandonato l’Impero d’Oriente caduto in mano ai Turchi, si rifugiò in Italia e previ accordi con la Santa Sede assunse il governo perpetuo di Montefiore, risiedendo con la sua famiglia nel Castello dove morì nel 1530. 

 

Come risulta dalla Descriptio Romandiole già nel 1371 a Montefiore erano censiti 160 focularia, ovvero famiglie passibili di imposta, molti più che in Comuni limitrofi e costieri. Si stima che nello stesso periodo vivessero dentro le mura del Castello più di ottocento persone e più di tremila al di fuori, con figure professionali come quelle di banchieri, commercianti e notai. Per la sua popolosità, la sua importanza politica e la sua posizione strategica a metà strada tra Rimini e Urbino sulla direttrice per Roma, Montefiore era considerata la capitale medievale della Valconca.

 

Dal 1600 iniziò il lento ma inesorabile declino del Castello che fu restaurato a partire dalla seconda metà del ‘900 dal Genio Civile. È però il restauro del 2006-2008,  condotto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Ravenna, con la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna ed il Comune di Montefiore, a riportare la Rocca agli antichi fasti con la restituzione di alcuni ambienti e la scoperta di affreschi e reperti archeologici ora conservati nel suo Museo.

Local Tips

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Con le sue geometrie affascinanti, ogni angolo di osservazione ti regala una vista diversa e sorprendente. Ammirala dal punto panoramico sul Monte Auro e lasciati incantare dalla sua maestosità.

Percorri le vie del Borgo Pedrosa, dove la Rocca si svela in tutto il suo fascino medievale. E per un'esperienza davvero indimenticabile, siediti sulla Big Bench e goditi uno spettacolo mozzafiato: la Rocca come non l'hai mai vista prima. Vieni a scoprire un luogo dove ogni prospettiva racconta una storia diversa!

“…Quindi mutando bestie e cavallari, Arimino passò la sera ancora; né in Montefiore aspetta il matutino, e quasi a par col sol giunge in Urbino.”

La posizione di Montefiore è così strategica che questo luogo viene citato dall’Ariosto nel canto quarantatreesimo dell’Orlando Furioso